Da sempre considerati cibi molto nutrienti, i noci da svariati anni sono tornati sotto l’attenzione di diversi istituti di ricerca medica e di nutrizionisti, poiché si rivelano possedere svariate proprietà che hanno un impatto molto significativo su alcuni valori. Da tempo è infatti chiaro il legame tra il contenuto dei noci e l’apporto di glicemia.
I valori di glicemia sono tra quelli più importanti da tenere in considerazione, soprattutto superati i 40 – 45 anni, poiché possono trovarsi facilmente in una condizione di “squilibrio” vero e proprio, fattore che ha un profondo impatto sulla salute dell’apparato cardiaco e di quello circolatorio, che a sua volta influisce su tutto il corpo.
Si è scritto e detto molto riguardo al valore della frutta secca, anche molte notizie non verificabili: tuttavia i noci sono davvero utili e per sfruttarli al massimo delle capacità possiamo integrarli con un po’ di attenzione ed abilità nel nostro naturale contesto quotidiano, magari con alcuni opportuni consigli.
La “forza” dei noci
Il noce è ovviamente il frutto dell’albero omonimo ma è anche il seme, di fatto è una drupa, dalla consistenza carnosa e rigida che si sviluppa in un guscio legnoso. La forma più diffusa è conosciuta con il nome di Juglans Regia, ed è anche popolare come noce reale o semplicemente noce comune, la più diffusa anche in ambito alimentare.
E’ un prodotto naturale dalle svariate proprietà, la parte commestibile è infatti costituita quasi unicamente da grassi facilmente digeribili, chiamati anche grassi buoni che identificano una grande concentrazione di elementi utili per il metabolismo ed in particolare per la salute del cuore (come i noti elementi del gruppo Omega) oltre ad altri elementi.
Risaltano infatti i sali minerali, mentre la carenza di sodio li rende non impattanti in modo negativo sul nostro organismo. In particolare abbondano le proteine naturali, il magnesio, ma ancora di più il potassio ed il calcio. L’insieme rende il frutto in questione anche particolarmente utile per recuperare energie in poco tempo.
Fanno bene alla glicemia alta?
Da tempo i noci rientrano tra gli alimenti “buoni” per il cuore e per le arterie, la presenza di fitosteroli e quella conseguente dei sali minerali menzionati, tutti molto utili per fortificare le arterie e per ridurre la pressione sanguigna, portando l’organismo a reagire anche in condizioni di colesterolo alto.
E per la glicemia? Diversi studi hanno dimostrato come un consumo moderato ma abbastanza continuo di noci risulti essere positivo per compensare l’insulino resistenza, che è uno dei fattori principali legati alla glicemia fuori controllo. Se un organismo sano infatti “tiene a bada” con l’insulina, generata dal corpo stesso, per chi soffre di iperglicemia.
Neanche i noci ovviamente possono “guarire” la glicemia o il diabete, che manifesta proprio nella glicemia in eccesso una difficoltà oggettiva di un organismo di reagire ai valori in aumento, però una dieta, inclusa una presenza di noci, in un contesto mediamente equilibrato, può fare una ottima differenza e portare il problema ad essere più gestibile.
Come consumare i noci
Naturalmente i noci vanno consumati nelle giuste quantità, sgusciati un ammontare di buon livello per ottenere i benefici anche per il resto del corpo non dovrebbe superare circa i 40 grammi (circa 6 noci sgusciate al massimo), in quanto sono elementi piuttosto calorici, quindi è bene imparare ad integrarli a dovere.
Conviene consumarli più che nei singoli pasti, a ridosso, quindi nelle pause tra questi, come snack oppure anche a colazione, essendo mediamente sazianti, i grassi presenti nei noci che sono prevalentemente insaturi, hanno anche una capacità di migliorare la fase digestiva e farci sentire “pieni” con più facilità per questo sono presenti in varie diete ipocaloriche.
Possiamo anche integrarli con alcuni formaggi ma anche nelle insalate, avendo cura di scegliere noci “puri”, senza alcuna forma di condimento o aggiunta. Attenzione anche ad acquistarli in confezione, bisogna assicurarci che non sia presente sodio o sale come aggiunta, condizione che compromette la salute del sistema cardiaco e circolatorio.
Quando fanno male?
Generalmente i noci sono sicuri, però i casi di intolleranza ed allergia sono abbastanza frequenti anche se non sempre manifestano reazioni così evidenti. In alcuni casi l’intolleranza può generare una forma di sintomatologia legata all’apparato digestivo, quindi può generare gonfiore addominale, stipsi, fastidio generalizzato e bruciori nella zona dello stomaco.
In alcuni casi i noci sono portati ad essere mal tollerati in presenza di un regime di farmaci, per questo conviene assicurarci, e chiedere presso il nostro medico se abbiamo una certa libertà di consumo.
I noci quindi, come altre forme di frutta secca non dovrebbero mancare nella dieta equilibrata.